CNA Fita: il comunicato stampa

“Un divieto di sorpasso per chilometri non aumenta la sicurezza, ma favorisce gli
incolonnamenti che, al contrario, la mettono seriamente in discussione”. A lanciare
l’allarme è CNA Fita, profondamente preoccupata da alcune modifiche al Codice della
Strada. In particolare, dalla possibilità, prevista dall’articolo 176, comma 9, del Codice
della Strada, di obbligare i conducenti di veicoli pesanti a impegnare unicamente la
corsia più a destra su tratte autostradali dove vige il divieto di sorpasso.
Un divieto di sorpasso esteso per centinaia di chilometri, come sull’ A22 (oltre 300 km)
e l’annunciata futura estensione su un tratto di circa 90 km sull’ A1 (tra Incisa-Reggello
e Chiusi, in entrambe le direzioni, dal 3 novembre), non aumenta affatto la sicurezza,
ma crea invece nuove e più insidiose criticità. Tali disposizioni favoriscono gli
incolonnamenti di veicoli pesanti, aumentando il rischio di incidenti da stress.
“Il vero problema per la sicurezza e per la fluidità del traffico lungo le nostre autostrade
– assicura CNA Fita – non risiede nella manovra di sorpasso dei mezzi pesanti, ma
prioritariamente nell’ inadeguatezza delle infrastrutture”.
“A nostro avviso – sottolinea il presidente nazionale di CNA Fita, Michele Santoni – si
tratta di una coercizione estremamente pericolosa che, oltre a non risolvere affatto i
problemi di sicurezza, li sposta, creando nuove e più insidiose criticità a un settore
essenziale, che muove l’85% delle merci in Italia. Questi divieti, imposti senza dare
alcuna soluzione alle criticità infrastrutturali, distolgono l’attenzione dai problemi reali
senza risolverli. Bisogna invece concentrare gli sforzi sullo sviluppo di infrastrutture
adeguate e sulla valorizzazione degli autotrasportatori, una categoria professionale
strategica, anziché ricorrere a misure che rappresentano meri strumenti punitivi e non
risolvono i problemi, anzi possono aggravarli”.
CNA Fita chiede pertanto alle Istituzioni di ripensare immediatamente i divieti di sorpasso
già in essere e di evitare nuove applicazioni di questo genere su altre tratte autostradali.